Boicott!

 

Sfogliando alcune vecchie riviste di flipper provenienti dagli USA, roba fine anni ’70, mi sono ritrovato in mano un adesivo rettangolare, in omaggio in quel numero, che recita:

Boicott 3-ball games!

Immagino che l’adesivo fosse fornito, nelle intenzioni di chi lo ha stampato, per essere attaccato sul flipper, o nel locale, nelle vicinanze del gioco. Fu infatti con l’avvento dei primi flipper elettronici che i costruttori USA iniziarono a fornire i giochi già programmati per una partita a 3 palline., abbandonando le 5 palline per partita che erano state un classico finora. Non che all’estero ci si comportasse diversamente; la concorrenza con i tempi piu’ veloci dei videogiochi aveva già spinto costruttori italiani come Zaccaria ed Europlay, ad affermare che "la programmazione a 3 palline per partita è da preferirsi, in quanto permette tempi più veloci e guadagni maggiori", come ad esempio si trova scritto nella prima pagina del manuale dell’Europlay elettromeccanico "Red Arrow". E’ da notare come in realtà programmazioni simili non fossero certo una novita’, considerato che esistono modelli come il "Beauty Contest" della Bally (1960), ed altri famosi ‘one ball games’ costruiti verso la fine degli anni ’50, con una sola pallina per partita, mentre altri come il "Dixieland" possono essere configurati per sette (!) palline a partita.

Si trattava però di casi sporadici, o non molto diffusi, quindi è solo in questi anni, con i primi flipper elettronici a grande diffusione, che si fa notare il calo diffuso del numero di palline per partita. E qualcuno si sentì spinto a protestare con questo metodo originale, che  non mi pare però abbia però avuto un grande successo…  :???:

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