Bally Space Invaders

Part 1/4

L'invasione degli ultracorpi

Sul finire degli anni 70, agli inizi dell'"era elettronica", i flipper andavano forte, con decine di migliaia di unitą fabbricate ogni anno. La competizione era elevata tra i produttori principali, ed allo stesso tempo cominciava a farsi sentire la concorreza delle macchine per videogiochi, che stavano entrando nell'era dei microprocessori, con giochi sempre pił complessi e accattivanti. I produttori di flipper dovevano costantemente cercare delle soluzioni per attirare gli avventori delle sale giochi verso le proprie macchine.

Una trovata certamente spettacolare, fu l'introduzione del flipper "wide-body", ovvero un flipper con un piano di gioco più largo dello standard: parliamo di circa -xx- centimetri in più rispetto ai tipici -xx- cm delle macchine standard. Le dimensioni di queste macchine non potevano passare inosservate nei confronti di chiunque si avvicinasse a una fila di flipper disposti lungo la parete di una sala. L'introduzione di modelli wide-body, fu anche il pretesto per alzare il prezzo della partita -inserire dettagli qui-, forse non giustificato dai maggiori costi di produzione... ma come è sempre successo, noi appassionati non ci tirammo certo indietro :-)

Bally e gli altri

Lo Space Invaders (maggio 1979) (d'ora in poi semplicemente SI) con oltre 11.000 unità prodotte fu il maggiore successo tra i cinque flipper "wide-body" prodotti dalla Bally tra il dicembre del 1978 e il settembre del 1980.

Gli altri quattro "mostri" di Bally furono: Paragon (dicembre 1978), l'altro grande successo con più di 9.000 unità; Future Spa (marzo 1979) che a dispetto della pessima fama (secondo me ingiustificata) di cui gode tra i collezionisti, vendette comunue 6.400 unità; e i meno noti Hotdogging (dicembre 1979, 2.050 unità) ed Embryon (settembre 1980, 2.250 unità).

Bally non fu nè la sola nè la prima a produrre flipper wide-body: questo formato venne introdotto da Atari nel 1976 con The Atarians, e tutta la breve (purtroppo) produzione di flipper Atari fu basata su wide-body, compreso quel vero e proprio "scherzo della natura" che fu l'Hercules.

Anche Williams produsse sei modelli negli stessi anni, ma con scarso riscontro commerciale tanto che nessuno di questi è considerato un "classico".

Gottlieb, al contrario dei concorrenti, credette molto nel formato wide-body, producendo molti più modelli (sotto il nome di "Dimension 80") anche se pochi - ricordiamo l'Haunted House - sono diventati dei veri classici. Inoltre, non tutti i flipper di questa serie furono grandi proprio come i "mostri" Bally e Williams, ma spesso un pò più stretti e lunghi. Dimensioni comunque al di sopra del tipico flipper standard.

Anche Stern, e un produttore minore come l'australiano Hankin si cimentarono nel campo del wide-body, mentre non ci sono esemplari di questo tipo da parte della nostrana Zaccaria. Riguardo Zaccaria, è giusto ricordare che l'invenzione della corsia di lancio sopraelevata da parte della ditta bolognese, permise di guadagnare qualche centimetro di spazio in larghezza, e di conseguenza un piano gioco utile più ampio di quello standard.

Sul finire del 1982 l'industria del flipper conobbe un periodo di crisi, e in un clima di generale riduzione dei costi il formato gigante venne abbandonato.

Il formato wide-body, sebbene in versione ridotta, tornò alla ribalta negli anni 90 con il nome di "superpin", a questa categoria appartengono classici come ST:TNG e Twilight Zone e diversi altri.

In generale, oggi solo i più accaniti tra gli appassionati di flipper apprezzano e ricercano i vecchi wide-body, tanto che pochi modelli hanno raggiunto lo status di classico. Se escludiamo i Gottlieb come Haunted House e Black Hole (che come si è detto non sono neppure tra i "giganti"), i Bally Paragon e SI sono tra i più ricercati (fortunatamente la alte tirature contribuiscono a mantenere i prezzi su livelli ragionevolmente bassi). Ultimamente si nota un certo interesse nei confronti dell'Embryon, mentre Future Spa e Hodogging non sembrano aver mai avuto molti ammiratori.

Personalmente ho un debole per questi mostri ingombranti e pesanti, e se potessi permettermelo collezionerei volentieri tutti i Bally - anche se a differenza degli altri flipper non c'è verso di farne entrare uno nell'automobile, e quando faccio presente agli amici che prima o poi mi servirà una mano per portare l'Haunted House dal garage al terzo piano, ottengo sempre delle risposte evasive :-)